Ci siamo, il Salone del mobile 2019 e il Fuorisalone sono iniziati.
La fiera, regina della Milano Design week, si avvia alla sua 58esima edizione e si concluderà il 14 Aprile.
Sono tante le novità e le conferme che animeranno la manifestazione, da sempre tappa obbligata per addetti ai lavori, patiti di design o semplici curiosi.
Come l’anno scorso, anche per questa edizione vi forniamo la nostra super guida per il Salone del mobile 2019 e il Fuorisalone.
Preparatevi a prendere appunti perché gli appuntamenti sono tanti e tutti interessanti!
Le novità assolute del Salone del mobile 2019 e del Fuorisalone
Una delle caratteristiche peculiari della manifestazione dedicata al design d’interni è l’apertura alle novità.
Ogni anno, infatti, Il Salone del Mobile, insieme al Fuorisalone, ci stupisce con sensazionali esposizioni e spazi dedicati alle tendenze dell’arredamento.
Quest’anno la novità assoluta è costituita da Workplace3.0 – uno spazio una espositivo che mette in scena al meglio l’evoluzione dell’idea di ambiente lavorativo – e S.Project, spazio dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni. (Fonte: Ansa)
Salone del Mobile 2019 e Fuorisalone: i nostri prodotti preferiti
Salone del Mobile e Fuorisalone sono, sicuramente una vetrina per le novità, una costante dei prodotti esposti è, quindi, la capacità di supire e rompere gli schemi dell’immaginario comune.
Di oggetti con questa peculiarità ce ne sono molti; noi abbiamo messo su un piccolo podio, selezionando per voi quelli più originali e sorprendenti.
1. Il portabiti Angie di Toscanini è funzionale e pratico, proprio come il vero design dovrebbe essere: la sua particolarità è la possibilità di separare con una rotazione “magnetica” il gancio, che rimane appeso all’asta del guardaroba, consentendo una maggior praticità nel suo utilizzo. Una rivisitazione più che contemporanea di un oggetto comune, operazione non facile per un prodotto che utilizziamo tutti i giorni e diamo quasi per scontato.
2. Roberto Cavalli non è solo moda tessile, la sua linea di Home Interiors è altrettanto sfrenata e audace; date un’occhiata al divano Malawi, una combinazione di forme morbide e materiali dal gusto etno-rock: frange, borchie decorative e colori glam.
3. Scordatevi il classico tappeto persiano; scordatevi pure le linee di tappezzeria più moderne perché sul podio c’è Illulian, marchio storico e prestigioso del design e del complemento di lusso. In occasione del Salone del Mobile 2019 e Fuorisalone è stata creata la special edition Evolution. Illulian propone un design delle contraddizioni: il sublime che nasce dallo scontro-incontro tra diversi.
I laboratori del Salone di Milano 2019 e del Fuorisalone
Chi l’ha detto che il design è solo un fatto di interior?
Anche il cibo può essere un’occasione per esprimere la propria creatività e diventare un vero e proprio elemento di tendenza.
Quest’idea serpeggia già da un po’, lo scorso anno si era concretizzata in EAT Urban Foodtruck Festival; quest’anno si sposta ai laboratori: alla Ravioleria Sarpi potrete preparare ravioli cinesi, buoni ma soprattutto belli!
Il cibo che si fa design ha bisogno di una Mise en place; ci aiuta il Laboratorio -Furoshiki portabottiglia: basta portare un fazzoletto
o un foulard di circa 50 o 60cm, una bottiglia di acqua e il gioco è fatto!
Il Museo del Design italiano apre le porte alla Triennale di Milano
La forza del Salone del Mobile 2019 insieme al suo Fuorisalone non si eusarisce alla chiusura della fiera; quest’anno, infatti, ha portato con sé l’inaugurazione del Museo del Design Italiano, al piano terra della Triennale nel suggestivo spazio della Curva.
Il Museo ospita per la prima volta in un allestimento permanente una selezione dei pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano, frutto degli stimoli di un comitato scientifico che riunisce alcune delle figure di rilievo del mondo del design e dell’architettura italiani.
L’esposizione è semplice e lineare e ha come obiettivo quello di dare il massimo risalto alle opere, organizzate in ordine cronologico, e fornisce approfondimenti su storia, poetica e contesto in cui l’opera è stata progettata. (Fonte: Triennale)