Scopri il valore dell'armocromia nell'arredamento con 3 progetti firmati Biancorosso

Foto: gucki.it

Se stai leggendo questo blog le possibilità sono due: la prima è che conosci il significato della parola armocromia e vuoi approfondire l’argomento insieme a noi; la seconda – forse più probabile – è che non sai bene quale mondo si nasconda dietro questo astruso termine ma – siccome ti sembra suoni molto bene – non vedi l’ora di scoprirlo. In ogni caso varrà la pena partire dalle basi. Che cos’è l’armocromia? L’armocromia è la scienza che ci permette di individuare la nostra palette di colori amici: quella gamma cromatica in grado di farci apparire immediatamente più belli, più giovani, più in forma. (Fonte: The Blonde Salad). Il discorso, dunque, sembrerebbe riguardare principalmente il nostro corpo; non a caso l’armocromia, o analisi del colore, è il primo step della consulenza d’immagine. Tuttavia la questione può interessare anche il mondo dell’interior design; d’altronde la nostra casa non è un po’ la nostra pelle? La decoriamo in modo che ci rappresenti, la custodiamo con cura affinché racchiuda la nostra essenza. Dovrebbe essere nostra premura, dunque, colorarla con la gamma cromatica che più la valorizza e le dà forza. Noi di Biancorosso sosteniamo questa filosofia e applichiamo l’armocromia ai nostri progetti. Scopriamone insieme alcuni!

Un soggiorno turchese per Kia e Riccardo

Del soggiorno di Kia e Riccardo vi avevamo già parlato qui a proposito di camere da sogno firmate Biancorosso. La giovane coppia vive a Milano; ha in comune l’attività lavorativa ma non i natali: Riccardo è italiano, Kia è svedese. Kia, in particolare, aveva le idee molto chiare su ciò che voleva: un ambiente che accogliesse, senza essere scontato, le celebri linee del design nordico. Nella scelta dei colori questa esigenza si è tradotta in una palette equilibrata ma non piatta: alle tinte chiare e rilassati si alternano tocchi glam e trandy, come quelli della tela che sovrastra la stanza. L’armocromia ci ha giudati verso tinte di terra non eccessivamente accese, quasi a rappresentare il connubio della coppia, l’anima latina e quella scandinava fuse in una sola nuance. La sentesi è il Pantone 3526 CP, sfumatura di turchese a metà tra il Mar Baltico e il Mediterraneo.

Armocromia calda nello studio di Riccardo

Siamo ancora in compagnia di Kia e Riccardo ma ci spostiamo nel loro studio; anche qui la parola d’ordine è mescolanza. Sebbene lo stile sia abbastanza nordico – la libreria che ricorda gli storici mobili in teak, le linee decise di certi arredi e i pattern geometrici dei tessili – a raccontare l’anima calda di questo ambiente ci pensano le tinte. Ombre cipria, riflessi d’ottone, pennellate marroni ma, soprattutto, una sfumatura medio scura di blu-turchese che  regge l’armocromia di tutta la casa e ne narra la storia: qui l’Italia si fa più forte e lo comunica a colori.

Lo studio frizzante di Roberto

Roberto è un illustratore grafico e il suo studio riflette in assoluto la sua passione; gli oggetti che questo spazio ospita sono un’esplosione di colore. La nostra consulenza di immagine alla ricerca dell’armocromia aveva un solo obiettivo: rispettare quell’energia e potenziarla trovando un equilibrio. Siamo partiti letteralmente dalla base, il pavimento, per costruire intorno ad esso una tavolozza cromatica che valorizzasse l’intero ambiente. Le tinte sono forti: il grigio, il verde e, perché no, anche una punta di nero. In questo quadro ogni tratto è complementare all’altro nella ricerca di un bilanciamento originale la cui  espressione è un marrone quasi senape, nota speziata di un piatto decisamente ricco.

State arredando casa e siete indecisi sui colori da utilizzare? Volete saperne di più sull’armocromia?

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