Dondolarsi – su una sedia, un’amaca, un’altalena – ha un potere magico: può riportarti all’infanzia, al rassicurante calore della culla e alla spensieratezza dei giochi condivisi.
L’atto di cullare ha delle proprietà rilassanti, lo sanno bene anche (e soprattutto) i bambini; impone una certa distanza dalla terra e di conseguenza una sospensione fisica ma forse anche psicologica.
Sarà per tutte queste implicazioni che le sedie sospese sono da sempre oggetti amati dai designer.
Addatte ad ambienti interni ed esterni, apprezzate dai grandi e dai piccini, in commercio se ne trovano parecchie negli ultimi tempi.
Quelle su cui ci concentriamo oggi sono le sedie sospese icone di design: pezzi d’arredamento che hanno fatto la storia e che ancora oggi esercitano un fascino indiscusso sugli appassionati della materia e sui neofiti amatori. Scopriamole insieme!
Bubble Chair è la sedia sospesa che strizza l’occhio al futurismo
In cima alla lista delle sedie sospese icone di design troviamo la Bubble Chair di Aarnio (1968), una vera star della categoria!
Questa non è la prima poltrona realizzata da Eero Aarnio; al 1966 risale infatti la Ball Chair, una sedia dalla forma stravagante e sicuramente accogliente che è diventata un po’ il simbolo del design degli anni Sessanta e Settanta.
La Bubble Chair può essere considerata una evoluzione del fortunato modello: è in acrilico – un materiale di grande resistenza ma decisamente leggero; è trasparente – permette alla luce di entrare in ogni direzione ma, soprattutto, è sospesa!
L’imbottitura prevista dal progetto originale e i movimenti oscillatori dovuti al meccanismo di sospensione, la rendono la seduta perfetta per schiacciare un pisolino pomeridiano!
Sedie sospese che imitano le forme della natura
È il guscio di un nuovo? L’esoscheletro di un animale estinto oppure un nido costruito con cura?
Qualsiasi cosa evochi questa seduta a sospensione, si tratta di forme che hanno a che fare con la natura e che, di conseguenza, hanno a che fare con la perfezione.
La seduta sospesa di cui stiamo parlando si chiama Swing ed è stata disegnata da Umberto Asnago per Ivano Redaelli.
Si tratta di un oggetto contemporaneo che ha però tutte le carte in tavola per entrare a pieno diritto tra le sedie sospese icone di design: linee originali, materiali pregiati e resistenti ed un deisgn unico e senza tempo.
La sedia sospesa che è un nido in rattan
Viaggiamo nel tempo e facciamo un salto indietro fino ad arrivare al lontano 1959, anno in cui Nanna e Jørgen Ditzel hanno dato alla luce Hanging Egg.
La sedia ricorda un nido sia per forme che per materiali:è realizzata in rattan ed è dotata di un morbido cuscino.
In rete e nelle vetrine dei negozi ne avrete viste diverse di sedie sospese simili a questa ma l’altalena Hanging Egg è uno dei più noti prototipi.
Ci piace perché è versatile – starebbe bene in giardino ma anche nella camera dei bambini – ed è dotata di quel gusto casual chic, molto raw, distintiva del design nordico.
Eureka è l’idea perfetta per chi vuole una seduta autosospesa
Due anni prima dell’arrivo sul mercato di Hanging Egg, Giovanni Travasa – architetto per professione, designer per gioco – progettava per Vittorio Bonacina la poltrona sospesa Eureka.
Quello che rende questa seduta unica tra le sedie sospese è il suo sistema autoportante: Eureka può essere appesa al soffitto ma il progetto prevede anche la possibilità di un meccanismo di autosospensione decisamente comodo per chi volesse evitare lavori di muratura.
Le sue caratteristiche sono le stesse di altri lavori firmati Travasa: semplicità, originalità, sculture poetiche che quasi anticipano il minimalismo del XXI secolo.
Che stile ha la sedia sospesa dei tuoi sogni?
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